Ho incontrato questa frase varie volte nel web negli ultimi tempi, questa settimana però mi ha colpito in maniera particolare, così senza un perché apparente.
Ho iniziato a pensare alla PECORA come l’imprenditore, come l’azienda che in questo periodo sta sicuramente passando dei momenti non propriamente tranquilli (a parte alcuni settori che godono invece di una particolare prosperità) ed ha davanti una strada altrettanto “impervia”.
La conclusione del periodo pandemico (e tutti ci auguriamo che lo sia) metterà fine ad aiuti che hanno sostenuto, in qualche maniera, l’economia ed il mondo del lavoro, lasciando le aziende in balia del mercato e solo chi avrà le idee chiare potrà portare la sua azienda verso lidi più tranquilli.
Citando un aforisma di Seneca a cui sono particolarmente legato “non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”
Sarà quindi importante aver chiaro obiettivi e strategie per poter dare le istruzioni giuste e definire le metodologie più efficaci per raggiungerli.
La paura della concorrenza (il LUPO), l’immobilismo, la mancanza di liquidità che rallenta gli investimenti, il concetto del “abbiamo sempre fatto così” porterà ahimè, le aziende che non vedono questo periodo come un’opportunità di crescita, di sviluppo e di evoluzione ad essere “mangiate” dal mercato (il PASTORE): una volta amico ed oggi un avversario da contrastare, da capire, da domare e se possibile …. da anticipare.