Le relazioni sono alla base della nostra natura, l’uomo è fatto per relazionarsi, vive in rapporto alle persone che lo circondano e fin dall’antichità viene addirittura definito “un animale sociale”
Le relazioni, in questo particolare contesto temporale dove gli incontri sono limitati, grazie alla tecnologia lo sviluppo e la creazione di relazioni attraverso la rete si è particolarmente sviluppata.
In particolar modo mi ha colpito e fatto riflettere un post di qualche giorno fa che ipotizzava questi momenti di lockdown all’epoca del Nokia 3310 (nell’anno 2000) e di quanto siamo “fortunati” ad avere strumenti per relazionarci anche senza incontrarci.
La piazza del paese si è tramutata nel mondo web, ed ognuno sceglie il bar della piazza che più gli aggrada (il social che lo rappresenta di più e dove si trova più a suo agio)
Ecco, a mio parere, la sfida di questa epoca, cioè utilizzare questi strumenti in maniera etica, non per prevaricare il proprio pensiero, ma per poter accrescere la propria conoscenza e poter scegliere, in base ai propri bisogni quelli che sono i miei interlocutori e questi e diventeranno sicuramente “posti” migliori.
Nell’attesa che il mondo ritorni quello di prima.
P.S siamo poi così sicuri che ritornerà esattamente quello di prima?