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Influencer nel mondo B2B ? Si, no, può essere ….

In pochi sanno che la parola Influencer si è sviluppata in modo esponenziale da un programma lanciato da LinkedIn nell’ottobre 2012, e prevedeva che, attraverso la piattaforma di Blogging PULSE che era al suo interno, alcuni personaggi potevano condividere contenuti orginali. Il primo a superare il milione di follower è stato Richard Branson seguito da personaggi illustri come Michael Bloomberg (all’epoca sindaco di New York) e Bill Gates e il programma ben presto arrivò a 300 influenzatori.

Da allora sono passati 8 anni (anni luce nel mondo della comunicazione e dell’informatica in genere) ed il concetto dell’Influencer si è sviluppato in altri campi (in particolare nella moda e negli aspetti di costume) principalmente nel mondo B2C.

E nel mondo B2B ha senso parlare di influencer ? In realtà nel mondo B2B gli influencer con peso maggiore possono essere i nostri clienti e i nostri collaboratori (a seconda che vogliamo sviluppare business o fare employer branding)

Le persone acquistano dalla persone e anche nel mondo B2B una persona rilevante nel suo settore può coinvolgere un nuovo potenziale cliente grazie al suo pensiero sul prodotto o sul servizio che l’azienda dove lavora promuove.

#socialselling
#commercialedigitale